PSICOLOGIA E BENESSERE

Secondo la definizione dell’OMS, la salute è “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”. Tuttavia di  recente alcuni ricercatori hanno mosso delle critiche a tale concezione, giudicata troppo “statica”. Una versione invece più “dinamica” di salute dovrebbe tener conto delle capacità di adattamento e di autogestione, oltre che delle relazioni sociali.

Cosa possiamo ricavare da queste due prospettive?

La definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fra i suoi meriti la proposta del concetto di salute come un diritto fondamentale delle persone. Inoltre sposta l’attenzione dall’assenza di malattia alla ricerca del benessere, ricerca votata a un’armonica evoluzione della qualità della vita.

Il counseling psicologico può rivelarsi un’adeguata opportunità per supportare tali processi. Spesso infatti le persone si rivolgono a specialisti anche in condizioni non marcatamente disfunzionali né diagnosticate come “patologiche”: possiamo sentire il bisogno di un percorso per approfondire la conoscenza di sé; l’esigenza di lavorare sulla gestione delle emozioni o sull’autostima; o, ancora, ci può interessare provare a potenziare le nostre capacità decisionali, tanto per fare alcuni esempi.

La critica “dinamicista” richiama giustamente il tema dell’adattamento ai contesti e alle diverse situazioni: l’idea è quella di un concetto di salute più “fluido”. Questo significa che le capacità di adattamento personale sono competenze che possono essere apprese, ridefinite e arricchite

Un po’ banalmente, è ciò che intendiamo quando ci riferiamo alle “capacità relazionali” di un individuo. Ma com’è facile accorgersi, c’è molto di più. I grandi eventi della vita ci invitano a scoprire sempre nuovi modi di relazionarci con il mondo, come accade nel caso di un trasferimento, di una transizione lavorativa (o dalla perdita stessa del proprio impiego).

La necessità di favorire, sviluppare e rafforzare le nostre risorse personali può coinvolgere le principali fasi del ciclo di vita: dunque il passaggio dall’adolescenza all’età adulta, spesso critico o turbolento; la complessa responsabilità legata alla genitorialità; infine la delicata fase dell’invecchiamento, argomento oggi sempre più attuale. Tutti temi che richiamano la nostra identità personale e che ci ricordano quanto essa sia inestricabilmente connessa alla rete sociale e relazionale di cui facciamo parte.